Una storia per grandi e piccini per abbattere le barriere sociali
Partendo dall’omonima fiaba per bambini, Il paese dei colori è uno spettacolo che fa riflettere grandi e piccini su temi importanti di interesse sociale. Lo spettacolo scritto e diretto dalla regista Valentina Mustaro presenta gli abitanti dei cinque paesi rinchiusi nelle proprie opinioni e pregiudizi nei riguardi degli altri, di coloro che abitano oltre le mura e che non conoscono, ma che credono di poter giudicare basandosi su dicerie e falsi miti.
Ogni paese soffre la propria condizione, vorrebbe andare oltre e scoprire mondi diversi ma nessuno prova davvero ad entrare in contatto con l’altro. I personaggi presentati nei diversi paesi sono tutti molto caratterizzati e divertenti, sono buffi in ogni cosa che fanno e questo lascia trapelare una certa ingenuità e l’ignoranza tipica di chi non conosce ed ha paura del cambiamento.
Lo spettacolo parla in modo scherzoso e con un linguaggio semplice e adatto ai bambini del tema dell’interculturalità, di come solo abbattendo i muri della chiusura e del pregiudizio potremmo scoprire che siamo cittadini del mondo, abitanti di un grande paese pieno di colori.
Tuffiamoci nella storia
C’erano una volta in un paese lontano cinque re che governavano su cinque regni di cinque colori differenti: il regno dell’ombra, il regno purpureo, il regno zafferano, il regno d’oltremare e il regno candido. Ai confini tra i cinque regni sorgevano dei muri talmente alti che non si intravedeva più nemmeno il colore del cielo vicino. Un giorno che aveva piovuto tanto nel regno d’oltremare apparve una crepa nel muro che lo separava dal paese zafferano. Da questa crepa filtrò un raggio di luce gialla, così i mondi cominciarono ad abbattere i muri di separazione e a integrarsi tra popolazioni diverse: il risultato fu straordinario!